Igiene e sanità – il problema:
Circa il 10% dei pazienti ricoverati negli ospedali italiani va incontro a infezioni contratte durante il ricovero, e molto spesso si tratta di polmoniti. Lo ha detto il direttore dell’Unità Operativa di Malattie infettive dell’Ospedale di Pisa, secondo il quale in terapia intensiva “questa incidenza può raggiungere il 15% dei ricoverati”. Un dato molto alto che denota problemi di malasanità, spesso legati alla diffusione di batteri tra pazienti. Questo fenomeno viene spesso causato da errori nello svolgimento delle pulizie che, se fatte senza la giusta attenzione, portano alla contaminazione tra una stanza e l’altra.
Le infezioni ospedaliere sono la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria. Uno studio pubblicato il 19 ottobre scorso da Plos Medicine stima che, a livello Europeo, l’impatto di sei infezioni correlate all’assistenza, sia superiore a quello di malattie come l’influenza, le infezioni da Hiv/Aids e la tubercolosi, insieme. In Italia si stima che le infezioni correlate all’assistenza siano circa 600-700mila l’anno con una prevalenza più alta rispetto a molti altri Paesi europei.
Chi è a rischio di contrarre un’infezione nosocomiale sono innanzitutto i pazienti e, con minore frequenza, il personale ospedaliero, gli assistenti volontari, studenti e tirocinanti.
I principali modi di contrarre un’infezione di questo tipo sono:
- Contatto diretto tra una persona sana e una infetta, soprattutto tramite le mani
- Tosse o starnuti da una persona infetta a una suscettibile che si trovi a meno di 50 cm di distanza
- Veicolo indiretto attraverso un veicolo contaminato (per esempio endoscopi o strumenti chirurgici)
- Trasmissione dell’infezione a più persone contemporaneamente, attraverso un veicolo comune contaminato (cibo, sangue, liquidi di infusione, disinfettanti, ecc)
- Via aerea, attraverso microrganismi che sopravvivono nell’aria e vengono trasmessi a distanza.
Tali infezioni nosocomiali, hanno un costo sia in termini di salute che economici. Igiene e sanità vanno quindi di pari passo. In assenza di igiene il livello di sanità cala drasticamente.
Da qui la necessità di adottare pratiche assistenziali sicure, in grado di prevenire o controllare la trasmissione di infezioni sia in ospedale che in tutte le strutture sanitarie non ospedaliere.
